martedì 4 maggio 2010

Caro Ministro Gelmini

In questi giorni s'è molto parlato della scelta della Sig.ra Maria Stella Gelmini, neo mamma, che a pochissimi giorni dal parto ha deciso di tornare subito al lavoro.
Riporto le parole di Pilly (questo il suo blog) perchè non avrie potuto trovare parole migliori delle sue.


Caro Ministro Gelmini,
da mamma a mamma, mi piacerebbe tanto sapere da lei: come sta andando il post partum? La ferita le fa male? Ha gli sbalzi d'umore e la lacrima facile causata dagli ormoni?E l'allattamento come va? E' alle prese con ragadi o problemi simili? Ogni quanto si attacca la sua Emma? E le notti? Riesce a dormire almeno due ore filate? Le coliche? Non ha i classicidubbi e paure della neo mamma primipara? Ha fatto il primo bagnetto? La medicazione del cordone? Quanti pannolini cambia al giorno? E le lavatrici? Immagino sia un continuo caricarle e stenderle, no?
Il primo mese e mezzo è duro, sa? Ma sapere che altre donne hanno passato o stanno passando attravero emozioni e stati d'animo simili può essere d'aiuto.
Io a 10 giorni dal parto avevo appena portato a casa i bimbi dopo la terapia intensiva, piangevo ogni giorni intorno alle sei perché mi prendeva una strana malinconia del tramonto, non immaginavo che degli esserini così piccoli potessero sporcare così tanto, non immaginavo la potenza e la forza di un tale amore, ero alle prese con il tiralatte e le notti mi sembravano lunghe e infinite.
Immagino però che lei sia riuscita ad organizzarsi da subito, visto che ha potuto scegliere di tornare al lavoro.
Non discuto la sua scelta in sè ma vorrei solo ribadirle, come le hanno già detto in molte, che quello che lei chiama privilegio è un DIRITTO conquistato negli anni e che il vero privilegio è quello di cui lei gode: la possibilità di scelta.
Lei può scegliere se stare a casa o tornare al lavoro, scegliere di avere 3 tate e 1 colf (probabilmente) che la aiutino nella gestione della bambina e della casa mentre lei lavora.
Perchè per noi mamme normali, non è così.
Ci sono le libere professioniste, che magari sceglierebbero di stare a casa con il bimbo un po' di più ma non possono perchè a stare a casa non si guadagna.
Ci sono le mamme dipendenti che magari vorrebbero rientrare prima al lavoro ma non possono perchè non sanno a chi lasciare il bambino.
Ci sono le mamme che vorrebbero il part time ma non viene loro concesso.
Ci sono le mamme che vorrebbero fare carriera ma spesso vengono ostacolate proprio perchè mamme e quindi con una disponibilità di tempo non illimitata.
E ci sono anche i papà che potrebbero chiedere il congedo parentale per dare una mano alle mamme ma non possono farlo perchè, agli occhi del datore di lavoro, viene visto come fumo negli occhi.
Ci sono donne, che ancora non sono mamme, perchè hanno contratti precari o, peggio, lavorano in nero.
Ci sono mamme che un lavoro non ce l'hanno più dopo la maternità.
E le casistiche, mi creda, potrebbero continuare a lungo, perchè potrei parlare di asili nido, di sostegno alle famiglie, di sostegno alla maternità, di telelavoro, di turni, di...
Caro Ministro,
Il privilegio è poter scegliere che tipo di mamma essere e quanto tempo dedicare alla famiglia e al lavoro.
Il privilegio è poter usufruire di flessibilità di orari e luoghi di lavoro, poter organizzare il proprio tempo come meglio si crede.
Il privilegio è suo o di poche altre donne, perchè ha potuto scegliere di rientrare subito al lavoro, perchè ha potuto installare un ufficio a casa, perchè può fermarsi, come lei ci dice, solo per allattare... Ma quindi i pannolini chi li cambia? E il ruttino? E...? Ops, perdoni la curiosità!


Aggiungo solo una cosa.
Cara MariaStella, il nome che si da a un figlio è una cosa che lui/lei si porterà dietro per tutta la vita. Il primo regalo che i genitori fanno al proprio figlio. Il primo atto d'amore verso di lui. Io non posso credere che lei e suo marito abbiate fatto decidere una cosa così importante a una persona estranea alla vostra famiglia. La prego, ci dica che non è vero, prima di tutto per rispetto verso la sua bambina.

3 commenti:

  1. quoto in pieno tutte le tue parole...sto leggendo anch'io sui vari blog circa le dichiarazione del ministro Gelmini....e sono senza parole....

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  2. Ha dimenticato una cosa: la suocera tra i piedi che rompe giorno e notte perchè quello che fai non va mai bene. Il telefono che squilla perchè tutti vogliono sapere cosa sta facendo il neonato ma guai al mondo che qualcuno si offra per aiutarti.
    Io comunque anche se potessi scegliere mio figlio non l'avrei abbandonato così presto per nulla al mondo. Non sa cosa si perde. Peggio per lei, si punisce da sola.

    Union Jack da Rear Window

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  3. a me la suocera devo dire non ha dato problemi più di tanto, e il telefono nemmeno.
    E son d'accordo, che non sa cosa si perde. E lo dice una che quando è tornata in ufficio (la BambinaGrande aveva 10 mesi suonati) ha pianto come una fontana per due dicesidue giorni :-P

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L'educazione è molto apprezzata