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giovedì 4 settembre 2014

Persone

Trasparelena non ha un bel ricordo dell'università. 
Anzi è più corretto dire che Trasparelena pensa agli anni dell'università come ai meno belli della sua vita finora.

Però ci son state le persone.

Trasparelena in quegli anni di università ha stretto alcune amicizie veramente speciali.

Con S. che dopo il primo anno ha cambiato facoltà e sede e città. Che veniva da un'altra regione e ci metteva meno di lei ad arrivare a lezione. Con cui si sono scambiate lettere vere, pagine e pagine di pensieri, paure e sentimenti, come non le è capitato mai con nessun'altro.

Con L, incontrato al secondo anno e con cui Trasparelena ha fatto praticamente i 4/5 degli esami. Che ha creduto nella possibilità che Trasparelena si laureasse quando lei stessa non lo credeva possibile. Che si è comportato da amico vero.

Con M e D, con cui si sono visti anche dopo, dopo la laurea, dopo due matrimoni e tre bimbi. Belle persone.

Con C. cotesista. Che adesso è vicina di ufficio. Che quando si sono conosciute era findanzata e adesso ha quattro bambini. Che ogni volta che si vedono, anche dopo mesi o dopo anni, sembra di essersi lasciate da pochi minuti.

Alla fine quegli anni li non sono stati tanto male, a ripensarci.

lunedì 1 settembre 2014

C'è sempre un motivo, anche in senso opposto

Come avevo scritto qui ci sono avvenimenti che non capiamo, cose che facciamo che non ci rendiamo conto di fare, che corrompono, minano, cambiano i rapporti con le altre persone.
E così ci sono amicizie che finiscono inspiegabilmente, rapporti che si raffreddano senza un motivo apparente.

Appunto.

Apparente.

Trasparelena ha scoperto che il motivo c'è sempre. E recentemente ha imparato che se non lo si dice è perchè non si ha voglia di litigare. Perchè tra adulti litigare fa brutto. Che non vuol dire che sia sbagliato, anzi probabilmente una bella litigata permetterebbe anche di scusarsi. 
Ma non è mica facile.

Fatta la doverosa premessa passiamo ai fatti

La Traspafamiglia fa sempre le vacanze da sole. Perchè basta a sè stessa. Perchè gode del tempo passato insieme da soli. Perchè banalmente sceglie periodi in cui i Traspamici non hanno le ferie.

Nella settimana dopo ferragosto però è capitato di andare al mare in un posto vicino a una coppia di amici. Amici con cui la Traspafamiglia si vede anche spesso. Amici senza figli ma molto affezionati alla BambinaGrande. Almeno così credevano.

Una volta arrivati Trasparelena e il Traspamarito si sono attivati a organizzarsi con questi Traspamici, in modo da incontrarsi e passare del tempo assieme. 

E' successo però che la BambinaGrande aveva la febbre, per cui ci siamo messi d'accordo per fare una cena da noi (eravamo in un residence) in modo da non farla stancare.
E' successo che durante questa cena ci son state una serie di cose allegramente fastidiose, prima fra tutte il fatto che il Traspamico abbia fatto correre la BambinaGrande per tutta la sera, fregandosene delle urla belluine di una Trasparelena che intimava alla malata di stare tranquilla. 

MA NON PUOI DIRE A UNA BAMBINA DI 8 ANNI "COMUNQUE CE L'HAI" E PRETENDRE CHE LEI NON TI RINCORRA PER RIDARTELA!

Ed è successo che in questa corsa abbia pure dato una testata paura contro la finestra, roba che se si rompeva il vetro rimaneva sfigurata.

E' successo che il giorno dopo non ci siamo rivisti e che poi questi amici siano partiti.
E che non abbiano fatto nemmeno una telefonata, nè mandato un sms per sapere come stesse la bambina (che poi s'è scoperto avere la broncopolmonite)

E' successo che ora Trasparelena non ha più voglia di vederli, questi amici. 
Che non ha nessuna intenzione di chiamarli per una gita, o per invitarli a cena, come faceva prima.

Perchè si è offesa. Perchè è facile fare i carini con la BambinaGrande la volta che la vedi e poi fregartene per tutto il resto del tempo. Però non è così che fanno gli amici.
Perchè a 40 anni devi sapere quando smettere di giocare e iniziare a fare la persona seria.

mercoledì 26 marzo 2014

Il bello di internet

Si dice tanto che Internet è pericoloso.
Si dice che tutto questo virtuale ci allontana dalla realtà, ci fa perdere il contatto con il mondo.
Si dice

Trasparelena da venerdì scorso SA che non è vero.

Perchè l'ha verificato.

Perchè venerdì scorso ha incontrato una bellissima persona con la quale per circa tre anni si è sentita solo via blog o via mail o via facebook o via whatsapp. Una bellissima persona e la sua bellissima famiglia.

Ed è stato come conoscersi da tanto.
Ed è stato come riprendere un discorso interrotto solo da pochi minuti.
Ed è stato riconoscersi da lontano senza essersi mai viste.

Peccato che fisicamente ci dividano tantissimi (troppi!) chilometri.
Dobbiamo rifarlo assolutamente. E sono sicura che troveremo il modo.

Trasparelena tuttavia non pensa di avere ora un'amica in più. Perchè ce l'aveva già, già da un po'. Anche senza incontrarsi. Però si sente arricchita, e già non vede l'ora del prossimo incontro!


p.s. Trasparelena non è andata all'incontro a cuor leggero, ci ha rimuginato un bel po', perchè onestamente internet le fa paura. E dato che ci lavora forse le fa pure un po' più paura del normale. 
Però in fondo al cuore era molto fiduciosa. Perchè non poteva essersi sbagliata. 
Le belle persone esistono. Però state attenti!


martedì 26 novembre 2013

Dell'amicizia. E della manifestazione del dolore

Ieri Trasparelena è stata a un funerale.
Il funerale del padre di una persona con cui è stata molto amica.
Una persona che ora non le parla più. 
Una persona che lo scorso anno si è sposata ma non l'ha invitata al matrimonio, sebbene siano stati davvero molto amici, e fosse stato a suo tempo invitato alle Traspanozze.
Siccome Trasparelena ha imparato che c'è sempre un motivo, anche se in questo momento ancora non l'ha capito, ha deciso che ieri voleva esserci. E il Traspamarito, che è persona forse più razionale ha appoggiato la decisione accompagnandola*.

E così lei e il Traspamarito si sono ritrovati li, un po' intrusi, un po' ai margini.
Ai margini, perchè il Traspamarito è una persona schiva, e Trasparelena pensa sinceramente che il dolore sia una cosa che merita il rispetto del silenzio. E che vada vissuto in maniera privata.

E mentre se ne stavano tutti li ad aspettare il feretro, che ovviamente Trasparelena ha fatto sì che si arrivasse in anticipo, non poteva non pensare che le sembrava una violenza il fatto che i parenti del defunto si sentissero in obbligo di abbracciare tutti. Come ai matrimoni.
Come peraltro si vede a tutti i funerali.

Trasparelena pensa che la sola presenza sia già di fatto un abbraccio. Dia il messaggio "non sarei qui se non mi importasse di te, e della tua perdita" 

Ma forse Trasparelena è un po' abituata a dare le cose per scontate.
Così come non andrebbe mai sull'altre durante il funerale di un congiunto a dire quanto era speciale questo congiunto per lei. Per pudore, probabilmente, ma anche perchè se il congiunto è un parente stretto, come in questo caso un padre, è ovvio che il figlio lo trovasse il padre migliore in assoluto, una grande persona etc etc. Che sicuramente è quello che il defunto è stato, peraltro.

Ecco, forse Trasparelena, di base, è una persona fredda. O forse è emotivamente limitata, visto che sta ancora elaborando il lutto della cugina I., al cui funerale ha letto la lettura come se fosse una messa normale, perchè fondamentalmente le sembrava talmente impossibile che fosse successo che ha dovuto vedere la foto sulla bara per rendersene conto veramente, e quindi mettersi a piangere di ritorno dalla comunione e non riuscire più a smettere fino al cimitero. Foto che la zia ha fatto stampare per tutti i cugini, ma che Trasparelena non ha portato a casa, perchè anche dopo tre anni non  ci riesce.

E nonostante Trasparelena pensi che sia giusto lavorare un po' per migliorarsi, non pensa che su questo punto ci sia molto margine di manovra.

*Ieri Trasparelena ha deciso di dare un'altra possibilità ad un'amicizia che è stata e non è più. Ha fatto la sua mossa. Ora attende. Probabilmente invano. Ma senza rimpianti.

lunedì 27 agosto 2012

Amica di serie c

Siamo stati molto amici in passato.
Non amici d'infanzia, amici in età universitaria. 
Amici di amici in comune, uniti poi dalla stessa facoltà.
Ho ascoltato i tuoi sfoghi, quando mi chiamavi in ansia (a volte in lacrime) per dirmi che non eri sicuro della strada universitaria che avevi intrapreso
Hai gioito con me, nel giorno del mio ultimo esame, quando ti ho incontrato e abbracciato in corridoio, e sei venuto alla mia laurea.
Ho passato con te e due nostre amiche una delle più belle vacanze della mia vita pre-Traspamarito. Una vacanza che ricordo ancora con grande, grandissimo affetto e gioia.
Ho passato la fine della notte di capodanno tra il 2000 e il 2001 accompagnandoti a portare a spasso il tuo cane, e io odio i cani.
Sei stato uno tra i primi a sapere di me e del Traspamarito, e mi hai incoraggiato.

Poi è successo qualcosa.

Quando ti ho detto che mi sposavo mi hai chiesto se ero sicura, perchè secondo te era presto _oh si che ero sicura e oh no che non era presto_
Però sei venuto al nostro matrimonio. Avevo invitato anche la tua fidanzata, che ha scelto di non venire. 
Poi è arrivata la BambinaGrande. Che inizialmente era un piccolo meraviglioso Mostro ruggente dispensatore di sorrisi sdentati. La prima volta che l'hai vista aveva 4 mesi, ed è stato per caso alla festa di Natale di amici comuni. La seconda volta di mesi ne aveva 18. La terza aveva 5 anni. Ecco, direi che non serve aggiungere altro.

Ora ti sposi.

E nel giorno che immagino sarà il più bello della tua vita (escludendo quello in cui diventerai padre, che ti auguro di provare) non mi vuoi.

Non sarò presente, perchè non mi avete invitata.

Non sarò presente perchè mi hai detto che se vengo a vederti in chiesa non disturbo.

E non è una cosa da dire. Non solo a me, a nessuno.

Non sarò presente nemmeno al taglio della torta per gli amici meno intimi _amici di serie b_, di cui ho saputo da un'amica comune (una di quelle della famosa vacanza).

E allora mi domando perchè

Perchè mi contatti su msn quasi tutti i giorni per chiedermi come va, e per raccontarmi come stai (di solito male, hai sempre qualcosa di cui lamentarti)

E mi sento anche un po' usata, ecco