Il metodo Catalanotti
Andrea Camilleri
Mai come in questo libro Camilleri inventa storie e personaggi e li fa recitare fra le quinte di un teatro di cui è lui il regista. E noi assistiamo alla messinscena che è dramma e commedia insieme.
«Fra argute intemperanze e astuzie varie, Montalbano riafferma le sue qualità rabdomantiche che lo fanno archeologo di trame sepolte e di esistenze nascoste, oltre che sottile e lucido analista di quella “matassa ’ntricata che è l’anima dell’omo in quanto omo”» - Salvatore Silvano Nigro
«Andrea Camilleri ha sfatato una maledizione nazionale. Quella descritta da Umberto Saba con sette parole pesanti come macigni “La letteratura italiana sono secoli di noia”» - Antonio D’Orrico, La Lettura, Corriere della Sera
Questa volta Mimì Augello se la vede brutta: nella casa dell’amata di turno rientra inaspettatamente il marito; così Mimì è costretto a calarsi dalla finestra per salvare pelle e reputazione. Da un pericolo all’altro: nell’appartamento del piano di sotto dove ha cercato riparo, nel buio intravede un corpo steso sul letto, completamente vestito e irrigidito dal gelo della morte. Di un morto ammazzato ritrovato sul letto viene informata la polizia, solo che non si tratta di quel morto, perché è in tutt’altra casa, anche lui con l’abito buono. Come può essere accaduto? E che ne è stato dell’altro cadavere? Perché tutta la scena del crimine ha qualcosa di strano che sa di teatro? Parte da questo groviglio la nuova indagine di Salvo Montalbano, ed è proprio il teatro il protagonista del romanzo; la vittima, Carmelo Catalanotti, aveva una vera passione per le scene e dedicava tutto il proprio tempo alla regia di drammi borghesi. Si era anche inventato un metodo personalissimo per mettere gli attori in condizione di recitare: affrancarli dai loro complessi, aiutarli a liberare le emozioni, una vera e propria operazione di scavo nelle coscienze. Catalanotti conservava scrupolosamente annotazioni e commenti su tutti i potenziali attori con cui veniva in contatto, oltre che appunti di regia e strani quaderni pieni di cifre e di date e di nomi… Il commissario Montalbano spulcia tutti i dossier di Catalanotti, i testi teatrali ai quali lavorava, le note sui personaggi e soprattutto il dramma che stava per mettere in scena, Svolta pericolosa. Poco a poco si lascia coinvolgere dall’indagine e dalla nuova responsabile della scientifica, Antonia, che sul commissario ha l’effetto di una calamita. Sarà proprio il teatro a fargli trovare la soluzione del doppio cadavere.
Trasparelena è una grandissima fan di Camilleri e del suo Montalbano, tuttavia non riesce a guardarne i telefilm, perchè per lei Montalbano non potrà mai avere l'aspetto di Luca Zingaretti, che sarà pure un bravissimo attore ma ecco, Montalbano è altro
Camilleri probabilmente è a conoscenza di questa passione di Trasparelena perchè ogni anno, per il Traspacompleanno, a giugno, lui le scrive una bella indagine di Montalbano, in modo che lei possa poi riceverla in regalo dal Traspanonno e portarla in vacanza.
E così anche quest'anno Trasparelena ha letto la sua indagine di Montalbano sotto l'ombrellone, o a bordo piscina.
Una bella indagine. Come sempre.
Con questo post il Traspablog partecipa al venerdì del libro
recensione e foto www.ibs.it
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Questo ancora mi manca...
RispondiEliminaè più triste dei precedenti, però l'indagine è molto bella
EliminaAe invece Camilleri proprio non piace, no saprei neppure dite perché!
RispondiEliminasecondo me Camilleri o lo ami o lo odi, come lo yoga. Non ci sono vie di mezzo
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