Impronte
Impronte sulla neve, che non è neve ma è una brina umida rimasta su una piazza finta, esposta a nord.
Impronte di persone.
Impronte di un uccello, smarrito, nella piazza finta con intorno un giardino ancora più finto. Dove pochi anni fa c'era un campo.
Il Traspaufficio nuova sede è in una via dal nome poetico, che ricorda Uinnipu'.
Un edificio ipermoderno. Vetro, cemento e legno. Ma non alberi, legno.
In mezzo a una campagna che non è più, tagliata dall'autostrada, dalla tangenziale e pure dai binari del metrò.
Una campagna che dici _bello, lavori in campagna_ però se per caso decidi di venirci in bicicletta ti conviene prima farti un'assicurazione sulla vita. Perchè va praticamente attraversata l'autostrada, o la tangenziale, a scelta.
E per dirla con Celentano, siccome "la dove c'era l'erba ora c'è una città" la fauna autoctona non si è ancora abituata.
E così stamattina ho visto un airone bianco, bellissimo, atterrare nel terreno incolto che costeggia l'autostrada.
E ho deciso che oggi sarebbe stata una bella giornata.
E fino ad ora lo è stata.
Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa. Trilussa
La natura è più forte... sempre... nonostante il vetro, cemento e legno!
RispondiEliminami vien da dire "per fortuna!!"
EliminaBello quando il decidere è sufficiente a cambiare le cose!
RispondiEliminaBello poterlo fare!
EliminaE io soffro come Celentano a sentir parlare di cementificazione... ma poi per fortuna ci sono gli aironi bianchi! bella la tua scelta di essere felice!
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