giovedì 3 ottobre 2013

Frustrazioni

Trasparelena di mestiere fa l'informatico. L'impiegata informatica.
Trasparelena fa l'impiegata full-time.
Full-time vuol dire 8 ore di lavoro più 1 ora di pausa pranzo più 20+20 minuti per il tragitto.
Full-time vuol dire che si esce di casa alle 8 e ci si ritorna alle 18.30
Full-time vuol dire che se il Taspasuocero _santo subito_ non portasse la BambinaGrande a scuola si tornerebbe a casa alle 19, e non alle 18.30
Full-time vuol dire che Trasparelena non va mai a prendere la BambinaGrande a scuola
Full-time vuol dire che Trasparelena in settimana non cucina, perchè qualsiasi preparazione che richieda più di 15 minuti è troppo onerosa*.
Full-time vuol dire che la BambinaGrande venerdì farà la sua prima lezione di ginnastica artistica. E la accompagneranno i Traspanonni _santi subito pure loro_

Trasparelena vorrebbe lavorare di meno, fare meno ore. Ma non glielo lasciano fare. 
L'unica alternativa al full-time sarebbe il no-time, ovvero il licenziamento. Ma chi ce l'ha il coraggio di licenziarsi in questo periodo qui, in cui avere un lavoro è un lusso. Trasparelena questo coraggio non ce l'ha.

Trasparelena, come già sicuramente detto qui, perchè questo è un tema ricorrente, fa buon viso a cattivo gioco e abbozza. E si frustra. Si frustra e abbozza. Abbozza e si frustra.
E la BambinaGrande si accontenta dei brandelli di tempo in disavanzo. Quando la mamma è stanca. E il papà pure. 

Poi le capita di leggere questo post qui
E le dispiace, perchè l'autrice la conosce. E le sta pure simpatica parecchio.
E però ci sta male lo stesso. E non ci dorme la notte. Che la frustrazione raggiunge livelli indicibili.
Talmente indicibili che non si riesce nemmeno a piangerci un po' su.
Trasparelena non ce l'ha con la sua amica-autrice-del-post. Epperò leggere "fiuu finalmente si smette di correre e ci si gode i bambini" fa un po' male. 
Soprattutto quando non si finisce di correre. Se non in vacanza. Ma la vacanza si sa che non è la vita vera.



* per uscire di casa alle 8 bisogna alzarsi alle 7. Per alzarsi alle 7 la BambinaGrande deve andare a nanna alle 21. Per andare a nanna alle 21 avendo digerito bisogna mangiare alle 19. Per cenare alle 19, tornando a casa alle 18.30, occorre accontentarsi di qualcosa che in 15 max 20 minuti sia pronto.

11 commenti:

  1. Ho fatto questa vita fino a pochi mesi fa, prima che avessi la mia seconda bambina. Mi ritrovavo ad apparecchiare la tavola per la cena, la mattina presto e gli affettati erano menù quotidiano. Ora va diversamente, ma non per scelta vera e propria ma più per crisi. E' preoccupante ma finalmente mi godo qualcosa. Difficile dare un consiglio ma se puoi, quando puoi, rallenta.

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    1. sugli affettati ci sto lavorando. Anzi sull'abolizione degli. Per ora siamo bravi: solo bresaola una sera a settimana. Vediamo se resistiamo.

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  2. Dai che la crisi non durerà in eterno e magari più in là... Tu pensa che stai dando il massimo ... e poi guarda il lato positivo... la tua bimba sta costruendo dei rapporti quotidiani con i suoi nonni... e non è da poco... credimi!!!
    Ti abbraccio forte!!

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    1. Infatti, il rapporto che costruisce con i nonni glielo invidio.

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  3. cara mia. non hai niente di cui scusarti e puoi sfogarti quanto vuoi. ognuno vede il suo, ma a sto giro ho visto pure un po' il tuo. e ho capito quanto può essere pesante il full time che senza figli era super ok, con i figli è tutta un'altra cosa. ho visto. è faticosissimo. per lo meno psicologicamente. fisicamente è tutta un'altra storia, che star fuori fino alle 7 comunque era più riposante. ma lo capisco eccome. ora un po' di più. <3

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    1. Hai ragione, fisicamente probabilmente il full-time stanca meno
      Grazie!

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  4. Carissima Traspa,
    io faccio la freelance, mal pagata, di un noto quotidiano del Sud, che ora, a dispetto delle vendite che non sono malaccio, è anche in solidarietà.
    Ho molto tempo da passare e da dedicare a Cla e ho dovuto sacrificare molte cose del mio mestiere in nome di una più ampia organizzazione familiare, dato che , il socio è anch'egli occupato nella comunicazione e so tempi cupissimi.
    Proprio per far fronte a questa crisi dilagante ha raccolto una ghiotta opportunità romana e ha fatto valigia, regalandoci il w-end. E nemmeno tutti.
    Io pur avendo avuto un lavoro "VERO" avrei dovuto mettere da parte la mia crescita e tutto, in nome della famiglia. Ti capisco parola per parola, eppure non sono una full-time e probabilmente non lo sarò mai.
    La cosa che voglio però dirti con molta franchezza è che ti ammiro moltissimo. Così come ammiro moltissimo quelle come me..e le varie infinite sfumature di essere madri, donne, mogli,figlie, amiche, colleghe.....

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    1. Ari, il tuo commeno mi ha commosso. Io lo so che di base sono fortunata. Ho i nonni, peresempio. Certi giorni però è proprio dura.
      (come lo sarà per tutti, ovviamente)

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  5. Convivo con la tua stessa frustrazione tutti i giorni e avere un lavoro da libera professionista a volte mi aiuta, consentendomi di ritagliarmi qualche ora e di andare a prendere il nano al nido personalmente, altre volte e' peggio, perché lavoro pure di sera dopo cena e gli altro sembrano aspettarsi che riesca a fare tutto da sola, "tanto non hai orari fissi".
    Che poi non è vero, le udienze e gli orari di cancelleria non li decido io, ne' quando ricevere i clienti, spesso.
    E dura, ma tu lo fai per la tua famiglia ed è questo che conta!
    Un abbraccio

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L'educazione è molto apprezzata