mercoledì 24 novembre 2010

E' tempo di sciogliere un nodo. Grazie Caia.

Non credo di averlo mai scritto qui, perchè il blog l'ho aperto dopo. E lo so che oramai son passati più di quattro anni da allora, però oggi ho letto questo post di Caia e mi son sentita colpita. E anche un po' offesa, anche se poi oggettivamente non ce n'era motivo.

E' che io non ho allattato. Anzi no, io NON SONO RIUSCITA ad allattare. Che è un po' diverso.

Ora, la BambinaGrande ha 4 anni e se la guardo mi rendo conto che non allattandola io non le ho tolto niente. E' una bambina allegra e serena, sana e robusta, intelligente e socievole. Insomma è una bambina di 4 anni normale. Magari un po' vivace, ma assolutamente normale.

Però questa cosa di non aver allattato un po' mi brucia, è come un nodo irrisolto.
Perchè se non allatti ti giudicano una madre inadeguata. Ti guardano con pena, e ti dicono "oh poverina, non avevi il latte". Ok non avevo il latte, ma poverina mi sembra esagerato. Sono ben altre le tragedie della vita.
Eppure quando tuo figlio ha pochi giorni di vita, e tu neomamma ti trovi in un limbo emotivo allucinante son tutti li a dirti questo, che tutti possono allattare, che tutte devono allattare, che se non lo fai togli a tua figlia qualcosa di importante. E tu ti senti in colpa.

L'ho detto.

Io mi sento in colpa per non aver allattato. Mi sento in colpa per me. Mi sento in colpa senza motivo. E sicuramente mia figlia non me lo rinfaccerà mai, di non averla allattata al seno.

Però io mi sento in colpa.

Mi sento in colpa perchè io ho avuto bisogno di riappropriarmi del mio corpo.
Mi sento in colpa perchè non ce l'ho fatta a gestire la responsabilità di fornire sufficiente nutrimento a mia figlia.
Perchè mi angosciava non sapere quanto mangiava.

Ho avuto delle attenuanti, e non è giusto che io pensi che sono scusanti. Perchè non lo sono.

Ho avuto una gravidanza fantastica, e con  la pancia mi ci sentivo proprio bene. Ho avuto il classico stato di grazia da gravidanza.
Ho preso 20 kg (son passata da 49 kg a 69 kg). Praticamente ho incrementato il mio peso di 1/3
Ho fatto gli ultimi mesi con un caldo allucinante
Ho avuto una gravidanza lungherrima (la BambinaGrande è nata alla 41+3)
Ho avuto un parto allucinante: siccome ero oltre il termine di tantissimo alla 41+1 mi hanno ricoverata, quindi mi son fatta il prodromico tutto in ospedale. Ho fatto 16 ore di travaglio in cui hanno provato tutto, poi hanno capito che la bambina non aveva abbastanza spazio per girare la testa e mi hanno fatto il cesareo d'urgenza, alle 3 di notte.
Tra il prima e il dopo sono stata più di 3 giorni senza mangiare.
Insomma è stata una cosa un po' violenta. La bambina l'ho vista dopo 8 ore dalla nascita, perchè mi dovevo riprendere, dicevano.
Per tutto il periodo che siamo state in ospedale mi sembrava tutto irreale, mi sembrava che la mia bambina non me la avrebbero mai data da portare a casa. In più non si attaccava nemmeno molto volentieri e soprattutto piangeva sempre per la fame. E' addirittura diventata afona dal piangere. Quindi ho firmato per darle l'aggiunta.
Quando siamo tornate a casa io ero stravolta. In ospedale non si dormiva niente, io non ce la facevo più.
Non riuscivo nemmeno a stare in piedi il tempo di cambiarla senza avere le caldane.
Ero agitatissima dalla responsabilità di gestire in toto questo esserino così meravigliosamente perfetto. E mi sembrava un miracolo che fosse così perfetta.
Contemporaneamente mi sembrava che di botto tutto fosse passato dal ruotare intorno a me e alla mia panza al ruotare intorno a lei.
In più aveva le coliche, e piangeva 8-10 ore di fila e io non capivo se piangeva per la fame o per il male, ma mi sentivo malissimo a vederla che urlava.
E mi è venuta una colite pazzesca. Così pensavo che avesse le coliche perchè io avevo la colite e il mio latte fosse "colitico"
Alla prima visita il pediatra mi ha detto di lasciar perdere con il mio latte, che era poco e che poteva, in combinazione con il L.A. che era indispensabile per integrare il mio scarsissimo e nutrire la bambina (3.750 kg di bambina, mangiava come un lupo).
Io mi sono sentita liberata.
Liberata perchè potevo delegare il suo nutrimento.
Liberata perchè potevo mangiare quello che volevo senza temere di nuocerle.
Liberata dalle ragadi e dall'idea raccapricciante che insieme al latte mia figlia succhiasse il sangue.
Liberata dal dolore fisico dell'allattamento. Perchè a me faceva proprio un male cane. Mi han detto che è normale, e poi quando si parte bene passa... però è un male fortissimo, di cui nessuno ti dice, prima.
Sollevata, anche.

E qui ho iniziato a rilassarmi veramente e a instaurare un vero rapporto con lei
E' successo una sera che la BambinaGrande piangeva, avrà avuto 9 o 10 giorni, forse 12.
Io la tenevo in braccio per farla addormentare e lei ha preso il mio dito con la sua micro-manina. E così, con il mio dito in mano si è rilassata e si è addormentata.
E io ho capito che era fatta, che mi aveva rapito il cuore, che IO potevo farcela.
E sono diventata mamma.

Io credo di essere veramente diventata mamma in quel momento.
Non quando l'abbiamo concepita
Non quando l'hanno fatta nascere.
In quel momento.

Questo post partecipa al blogstorming

10 commenti:

  1. FINALMENTE UN POST SACROSANTEMENTE (si dirà poi?) VERO. SEMPLICE e SINCERO.
    BELLISSIMA LA TUA CONSIDERAZIONE FINALE, LA CONDIVIDO IN PIENO.

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  2. non ti ho mai commentato...mi hai commosso. ieri ho chiamato una mia amica, è in ospedale, ha appena avuto il secondo figlio e lo stava allattando mentre mi parlava...mi diceva serena di come si stava finalmente autoassolvendo di non essere riuscita ad allattare la prima bambina. ha capito, ieri, di non averle tolto niente, ma proprio niente.

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  3. mi hai proprio commosso, trasp.
    sono contenta di aver incontrato una donna con la tua intelligenza, perché non è facile tirare fuori questi pensieri dal cuore.
    sei d'esempio.
    e sì, è molto gratificante e arricchente riuscire a confrontarsi così, con onestà e purezza. accanto, ascoltandoci, accettandoci, accogliendoci.
    grazie a te.

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  4. carissima che bel post...io credo che questo debbano leggerlo tutte le mamme perchè allattare deve essere una scelta di mamma, ma non una costrizione; allattare deve essere un piacere e non un dolore; allattare aiuta a creare un legame con il tuo bimbo, ma non è l'unico modo.
    Io ho faticato ad allattare i gemelli e ci tenevo come volevo disperatamente un parto naturale....non mi sento di aver fallito ma di aver modificato alcune aspettative e desideri e sicuramente e questo lo credo a scapito delle tettetalebane...un biberon dato con amore è 100 volte meglio di un seno dato per forza!!
    un abbraccio

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  5. Anche io non ti ho mai commentata ma.... come ti capisco! La mia storia è molto simile alla tua: bambina enorme (3.895 Kg) e mangionissima, parto naturale sereno ma con post partum devastante (non ho mai chiesto quanti punti ma hanno cucito in due per più di mezz'ora...), fortemente anemica, capezzoli ultrapiatti, montata lattea dopo più di 5 giorni, bambina oramai stremata dalla fame (non piangeva nemmeno più, dormiva in continuazione), tiralatte in funzione dalla mattina alla sera per due mesi. Stesso tuo travaglio emotivo e stesse considerazioni a posteriori: non mi sento di averle tolto niente.
    Grazie,
    Chiara

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  6. Cara, mi hai fatto commuovere... Penso che i sensi di colpa siano il viatico per diventare mamma :-)... Il parto è doloroso, sì, ma non tanto per l'evento in sè ma per come ti mette tutto, ma proprio tutto, in discussione... Tu non hai tolto nulla alla tua bambina... Forse il sistema sanitario ha tolto qualcosa ad entrambe, non posso fare a meno di arrabbiarmi su questo... perchè da neomamma ti ritrovi disorientata e troppo spesso con nessuno che sia competente vicino... é una lacuna troppo grave, a mio avviso, perchè, appunto, lascia ferite interiori nel momento in cui siamo più vulnerabili... un caro abbraccio

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  7. Il male passa... lo dicevano anche a me, è passato dopo 2 MESI, io non ci credevo più.
    E' vero. Tutti a dire quanto è bello l'allattamento ma nessuno che ti dice quanto, alle volte, frustrante sia...

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  8. grazie elena! .... ame sto cavolo di sensodi colpa non è ancora passato .... ma mi hai aiutata

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  9. Elena io, lo sai, sono una "che allatta". Leggendo il tuo post mi è dispiaciuto per te, per la solitudine profonda in cui ti sei trovata e mi dispiace che tu non abbia potuto vivere tutto il positivo dell'allattamento... per me è un'esperienza bellissima che ogni mamma dovrebbe poter vivere e - al contrario di ciò che hai scritto tu - per me è meraviglioso essere io stessa la fonte di nutrimento per mia figlia, il suo cibo. E' un po' come se fossimo ancora un tutt'uno.
    Però hai ragione: tua figlia ha ricevuto da te tutto l'amore che meritava ed è questo l'importante. E' una bambina "sana", serena, amata, felice... da tutti i punti di vista e si capisce dalle tue parole.

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  10. Ciao, ho letto con partecipazione questo tuo post. Volevo invitarti anch'io a non sentirti in colpa!
    Magari poteva andare diversamente se, se, se, se...
    Ma quello che conta è che tu hai amato tua figlia, latte o non latte.
    Purtroppo non sempre i medici e il personale ospedaliero vengono in aiuto alle mamme e ai loro figli!
    E con i se e i ma non si fa la storia - questo mi ripeteva ossessivamente mia mamma da piccola!
    Ciao e Buona Vita!

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L'educazione è molto apprezzata