lunedì 19 ottobre 2009

A volte ritornano - di educazione e rapporti genitori/figli

Questo weekend abbiamo avuto lo sgradito ritorno del Mostro. 

La BambinaGrande tutto a un tratto è ritornata la tiranna oppositiva e capricciosa che avevo dimenticato, con la differenza che ora ha una proprietà di linguaggio praticamente da adulto e quindi si esprime alla grande.

E così non solo pianta i capricci, ma risponde alle sgridate. RISPONDE!

Le dici di fare una cosa (tipo "togliti le scarpe in casa") e lei ti risponde "fallo tu!"

Una dittatrice. Un piccolo tiranno.

Abbiamo passato il weekend a litigare, perchè non esiste che risponda a 3 anni. Quando ne avrà 15 cosa farà? mi accoltellerà nel sonno?

Poi sabato sera è venuta a cena la cugina E. con il marito e la figlia P (7 anni e mezzo).

P. è cambogiana ed è stata adottata. E' arrivata in Italia che aveva 3 anni.

P. ha 7 anni e mezzo e nell'ordine:

 

  • come è entrata in casa (dove non era mai stata) si è girata tutte le stanze aprendo tutte le porte
  • si è infilata nella cameretta della BambinaGrande e ha iniziato a giocare da sola ignorando bella mente la suddetta
  • ha saltato sul divano (per fortuna senza scarpe)
  • ha guardato due cartoni a tutto volume dato che si era impossessata del telecomando
  • ha giocato col cibo a cena e non è manco stata seduta a tavola il tempo di mangiare mezza pizza, continuando a insistere per vedere i cartoni animati e disturbando una BambinaGrande allibita che cercava di mangiarsi la sua pizza, gridando e ridendo come una sciocca per attirare l'attenzione
  • ha chiesto al Traspamarito (che porta gli occhiali) se ci vedesse o se fosse cieco e che comunque sembra cinese perchè ha gli occhi piccoli.

 

Io e il Traspamarito eravamo basiti, i genitori non le hanno detto niente. NIENTE. La cugina E. ha abbozzato qualche timido rimprovero tipo "ma P. cosa dici?" ridacchiando. Il marito manco quello, anzi, nel pomeriggio s'è pure addormentato sul divano. Le uniche co

se che ha detto sono stati commenti da psicologia infantile del supermercato quando raccontavo dell'inserimento all'asilo tipo "tu non devi farti vedere agitata, tu devi essere serena" e cose così

Che sinceramente a fine serata io e il Traspamarito ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che si, noi esperienze con bambini di 7 anni non ne abbiamo, ma giammai permetteremo alla nostra BambinaGrande di fare cose del genere della cuginetta P. (anche 

perchè la gran parte non gliele permettiamo tuttora) e che dei no ci vogliono, prima di tutto perchè il rispetto è fondamentale in qualsiasi rapporto, a cominciare da quello genitori/figli e poi perchè le regole ti permettono di vivere serenamente in comunità, che io non credo che a 7 anni tutti i bambini abbiano degli atteggiamenti come la cugina P e quindi penso che lei, al confronto con gli altri, si troverà prima o poi in difficoltà, che già il fatto di essere oggettivamente diversa (in quanto Cambogiana ha caratteri somatici non proprio italiani) non l'aiuta.

Certo adottare è difficile, certo prendere un bimbo che ha già 3 anni è difficile, che ci si perde tutta la fase neonato-primi passi-primeparole-primi desideri e si è spinti a pensare che poverino s'è fatto 3 anni in istituto senza affetto senza calore.

Però non trovo giusto basare un rapporto sul "poverino" e mi chiedo a cosa siano servite le decine e decine di sedute dallo psicologo che hanno fatto post-adozione.

1 commento:

  1. Daniela il 20/10/09 alle 09:16 via WEB
    Scherziii??? Roba da dare bastonate in testa ai genitori...io al posto tuo l'avrei sgridata come se fosse mia figlia!!! L'educazione va oltre le adozioni, le differenze di nascita, di tratti somatici etc...l'educazione è educazione e basta. Per la tuapiccola stai serena che è cominciata l'età del braccio di ferro: Sta cercando di capire fino a dove può spingersi. E' normale e le passerà. Falle capire che può essere più autonoma ma sempre nel rispetto delle regole e dell'educazione. Baci, Daniela

    caia coconi il 22/10/09 alle 10:05 via WEB
    E' una questipne su cui mi sto interrogando anch'io ultimamente. questi accidenti di LIMITI. fin dove è coccola e accondiscendenza e dove diventa capriccio e vizio. certo vedere il risultato di queste proporzioni ti fa capire che di errori ce ne sono stati, ma il difficile è vederli durante il percorso. certo in quelle condizioni piuttosto mi tapperei in casa, ma far fare la matta a mia figlia in giro in quella maniera mi caderebbe la faccia a terra...

    ele.sid il 22/10/09 alle 16:20 via WEB
    @Caia, all'inizio è difficile, ma poi si capisce benissimo la differenza tra il pianto e il capriccio. Io a volte mi sento una mamma molto severa, però penso che i bambini sono innanzitutto piccole persone, e sia anche una forma di rispetto quella di spiegare loro le cose e pretendere che si comportino adeguatamente alle situazioni in cui si trovano. Poi ovviamente in certi posti mia figlia non ce la porto, se posso evitare e se so che non apprezzerebbe e cerco di proporle cose che la interessino, ma quando non si può, per vari motivi, pretendo che si comporti adeguatamente. Perchè l'educazione è fondamentale, secondo me. E credo che il grosso problema sia che pretendere che i figli si comportino in un certo modo non è mica facile, ed è pure faticoso. Però insistere secondo me paga (per esempio quando mi son presa i complimenti dalla santapediatra per quanto è educata seppur vivace la bambina)

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L'educazione è molto apprezzata