Della vacanza "amarcord"

Si può chiamare vacanza un weekend dove per una permanenza di 26 ore, buona parte sotto il diluvio, si fanno 9 ore di viaggio, buona parte sotto il diluvio?

Sì. Si può e si deve.

Perchè è stata un'avventura, una botta di spensieratezza, una gioia. 

E anche la consapevolezza che si può. Ancora.

E' stata l'assenza di qualsivoglia senso di colpa per aver lasciato a casa la BambinaGrande. Che sì, mi è mancata. Mi è mancata fisicamente, ma sapevo essere felicissima con il Traspamarito, e quindi non l'ho nemmeno mai chiamata. 

Per essere sincera fino in fondo ecco, mi è mancato di più il Traspamarito di lei. 

Soprattutto al tramonto. 

E' stata la certezza che l'amica A. era felicissima di averci li, e si è potuta veramente rilassare lasciando i suoi bimbi al marito e passando un po' di tempo con coetanee sue e non dei suoi figli.

E' stata la consapevolezza che non sono poi più tanto una mamma apprensiva. Che adesso che la BambinaGrande ha 8 anni non ho bisogno di sapere cosa fa e come lo fa. Mi basta sapere con chi sta. E sapere che sta con il Traspamarito è assolutamente una cosa rassicurante, come è giusto che sia.

Si cresce anche facendo un salto nel passato, qualche volta.

Ed è stato stupendo vedere come nonostante non ci si frequenti più tanto come prima le Amiche siano sempre le stesse, o sempre diverse ma sempre con la stessa sintonia.

Grazie Amiche! 

Ora si tratta solo di aspettare che mi passi la pulirella che m'è presa a vedere la casa dell'amica A. tutta ordinata e linda. E anche il bisogno matto e disperatissimo di cucinare la qualunque.