Senza cellulare stai seduta sulla panchina del parchetto a prendere il sole, e guardi tua figlia che gioca, e fai l'uncinetto.
E si fanno le foto "vere" con la macchina fotografica. Che vengon pure meglio!
Perchè senza cellulare non puoi mica navigare su faccialibro, nè mandare SMS, nè (sigh) aggiornare il blog.
All'inizio è stato un po' traumatico, non ci ero abituata. Però devo ammettere che è stato terapeutico.
Ho imparato a dimenticarmi di avere il telefono, che tanto il numero della Sim di emergenza che abbiamo comprato praticamente ce l'hanno solo i Traspanonni e Suoceri.
Ho letto tre libri in una settimana.
Ho dormito tanto
Ho guardato le montagne della Valfurva, spettacolari e terribili contemporaneamente.
E ho fotografato i fiori e le farfalle
Ecco forse l'unica pecca è stata non poter aggiornare il blog, che di cose da scrivere ne avevo tante, e di metterle sul cartaceo non sono stata capace, perchè già so che poi quando dovrei trascrivere in digitale mi verrebbe lo sconforto e non lo farei.
E poi c'è l'incavolatura per il furto, e il sentirsi un po' violati, oltre che buggerati. Vabbè
Approfitto per fare tesoro della sfortuna, che mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno.
Ho visto che senza cellulare si può, e quindi si deve.
Si deve vivere di più il reale e meno il virtuale.
Sarò capace?
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L'educazione è molto apprezzata