martedì 8 marzo 2011

Oggi è la festa della donna

Oggi è la festa della donna, e io sono triste (o arrabbiata, non ho ancora deciso)
Sono triste perchè stamattina alla radio ho sentito che le donne mediamente vengono pagate di meno dei loro colleghi uomini. E ho riflettuto. E ho scoperto che è vero.
Io sto in un gruppo di sette persone e sono sicura che tra tutti e sette io ho lo stipendio più basso.
Pure se sono laureata (e degli altri solo uno lo è).
Pure se ho 10 anni di servizio.
Pure se quando io non ci sono le cose si fermano.
Pure se settimana prossima devo venire due giorni consecutivi la mattina alle sei perchè poi vado in ferie e quindi le cose bisogna farle prima (che farle mentre io sono in ferie pare non si possa fare).
Sono triste perchè se metto su mezzo chilo, se ho la pancia gonfia, o cose così, son tutti li a chiedermi, pure un po' terrorizzati, se sono incinta, se voglio fare un fratellino alla mia BambinaGrande o quando lo farò.
Come se la possibilità di riprodursi fosse una cosa invalidante. 
Come se tutta la mia vita dovesse ruotare solo intorno a questo. Come se io fossi solo questo.
Sono triste perchè mi rendo conto che non ne vale la pena. Che non basta lavorare di più dei colleghi maschi per avere lo stesso riconoscimento.
Ci vuole qualcos'altro.Non necessariamente il bunga bunga, diciamocelo, però non stupisce sinceramente che un fenomeno come quello si sia così diffuso.
E c'è poco da fare i moralisti, cari signori uomini, c'è poco da parlare di rispetto. Perchè a parlare DOPO sono capaci tutti. Bisognerebbe PRIMA evitare di mettere le persone in condizione di...
E con questo non voglio dire che le ragazze del bunga bunga si devono sentire deresponsabilizzate, intendiamoci, perchè scendere a compromessi è sbagliato. 
Però è altrettanto sbagliato che il compromesso venga richiesto, ed è sbagliata l'evidenza che la meritocrazia non esiste.

E quindi non mi sento di fare gli auguri alle donne, perchè oggettivamente, non c'è niente da festeggiare.
Però vi lascio un fiore del mio balcone. Un fiore sbocciato dopo il lungo inverno. Un segno di speranza.

Edit del 9 marzo
ieri sera sul giornale ho letto questo articolo di Beppe Severgnini.
E l'ho fotocopiato e appeso ad un armadio dell'ufficio.... giusto per.

5 commenti:

  1. questo giorno è da ricordare...nella speranza che il prossimo e il futuro sia migliore per la condizione femminile...ciao e auguri :)

    RispondiElimina
  2. auguri a tutte le mamme lavoratrici che valgono centomila volte di più di un collega maschio perché un uomo i salti mortali che facciamo noi non li reggerebbe. auguri a noi che siamo brave e in gamba, nonostante il mondo del lavoro sia fatto per gli uomini!

    RispondiElimina
  3. quel fiore era proprio quello di cui avevo bisogno!!!
    grazie :))

    RispondiElimina
  4. Grazie del fiore!
    Comunque, mi sono convinta che è il multitasking che ci frega. Sappiamo fare più o meno tutto, lo facciamo così come se niente fosse e zac! tutti pensano che sia scontato.

    RispondiElimina
  5. auguri a chi come te ce la mette tutta indipendentemente dal sesso, ma sicuramente lo fa il triplo perhè donna!

    RispondiElimina

L'educazione è molto apprezzata