mercoledì 25 settembre 2013

la solita #cattivamadre - ovvero dello sport

Settembre è tempo di inizi
Inizia la scuola
Inizia l'autunno
Iniziano gli impegni
Trasparelena non ama gli inizi, non quest'anno almeno, e quindi abbozza e si adegua.

A settembre si reincontrano anche le Altremamme della scuola, e pure gli Altripapà. E i discorsi vertono tutti intorno alle attività extrascolastiche dei pargoli.
Perchè se in primavera-estate si parla dei centri estivi _che a Trasparelena al solo sentirli nominare parte un ansia che non si può descrivere e inizia a ripetersi come un mantra "menomalechecisonoinonni-santisubito"_ in autunno si parla di corsi pomeridiani.
Perchè le Altremamme e gli Altripapà ci tengono molto a organizzare il tempo libero dei figli.

Trasparelena ha un concetto di tempo libero forse un po' antiquato. Per lei il tempo libero è quel tempo in cui la persona che ne dispone può decidere in autonomia di fare qualsiasi cosa, anche di non fare niente.
Trasparelena quindi fino a quest'anno se ne è ben guardata dal fissare qualsivoglia impegno per la BambinaGrande in orario post scolastico
Prima perchè era piccola
Poi perchè era in prima elementare e l'impegno era già notevole
Sempre perchè appunto Trasparelena pensa che i bambini debbano avere il tempo di annoiarsi, di giocare con i nonni, con gli amichetti, con il lego o le bambole. Come vogliono. Perchè il privilegio di essere piccoli è anche quello di non avere troppi impegni (o anche di non averne affatto)

Trasparelena ogni anno si sente dire dalle Altremamme che lo sport è importante, che bisogna fare sport, che siccome non impegna 4 pomeriggi su 5 alla figlia è una cattiva madre. 
Trasparelena guarda la BambinaGrande. La vede con un bel colorito sano, tonica e attiva, con un buon appetito ma senza un filo di ciccia, sebbene non magra. La vede giocare al parco e arrampicarsi come una  piccola scimmia. La vede correre e fare le scale a piedi per 4 piani e arrivare prima dell'ascensore. La vede andare in bici. La vede pattinare.
E poi guarda le figlie e i figli delle Altremamme e spesso vede bambini cicciotti, che prendono l'ascensore per andare al secondo piano, anche se sono da soli e sarebbe vietato. Li vede _raramente e solo in piena estate_ al parco, e nota che non si arrampicano molto, corrono piano. 
Vede bambini che in inverno li si incontra solo al centro commerciale, perchè _sei matta ad andare al parco con 'sto freddo_ e comunque sono sempre pieni di raffreddore.
Eppure le loro madri fanno discorsi di preagonismo _preagonismo a sette anni? argh!!_ e parlano di continuità, e di allenamenti e di risultati. E pace se poi i figli piangono perchè non vogliono andare in piscina, o a calcio, o a inglese o a musica. 

Ora Trasparelena è una cattiva madre antiquata, ma per lei i soli risultati che contano sono quelli scolastici. E per lei lo sport è solamente un'occasione di divertimento. E non va fatto per forza in palestra.
Un bel giro in bici la domenica con mamma e papà è comunque sport.
La vacanza in montagna con passeggiate per i boschi a vedere gli animali è sport.
La passeggiata la domenica pomeriggio per andare a bere il caffè o mangiare un dolcetto in "centro", di 40-50 minuti, anche a gennaio con il ghiaccio e la neve, è sempre sport. 
Giocare al parco, pattinare, saltare la corda. Altri sport.
Perchè divertirsi, secondo Trasparelena è più importante che fare sport, per un bambino.
E se il divertimento coincide con uno sport, ben venga, per carità, e infatti la BambinaGrande quest'inverno farà un corso monosettimanale di ginnastica artistica con Amicadelcuore. Ma solo fino a gennaio, poi si vedrà. Se non sarà più abbastanza divertente si penserà a qualcos'altro.

12 commenti:

  1. ...anche io ho scritto un post sugli sport..anche se sono indecisa...e almeno sul nuoto penso che sia importante che imparino a nuotare indipendentemente dal fatto che ai bimbi piaccia o meno, certo non li costringo...alla fine quando ci vanno sono contenti... ma il nuoto x me è importante + che altro per acquisire sicurezza in acqua....poi il resto vedremo..

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    1. Ecco, vedi, io non capisco perchè se abito lontano da mari-laghi e fiumi sia così importante acquisire sicurezza in acqua così da piccoli.
      Non dico di aver ragione, dico che non capisco. Probabilmente anzi sbaglierò. (che poi sui fuimi da noi spesso annegano pure campioni di nuoto, purtroppo)
      E poi scusami _e ti prego di non offenderti, perchè lo so che sono io che sbaglio e oggi sono anche polemica, su tutto_ tu dici che il nuoto per te è importante. Per te. E per i tuoi figli?

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  2. Lo sport e' importante si ma non si fa nel tempo libero. Il tempo libero e' quello che intendi tu anche per me!

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  3. Concordo sul fatto che lo stile di vita conta ben più di ogni sport e anche sul fatto che i bambini hanno tutto il diritto di avere una vita libera da impegni (se penso che l'asilo/la scuola li tiene fuori casa quasi otto ore mi sembra già fin troppo, sarà che io adulta patisco il dover stare così tante ore via per lavoro che immagino quanto sia faticoso per loro),
    Tornando al nuoto, io quest'anno li ho iscritti ad un corso di acquaticità il sabato e ammetto di averlo fatto per fargli prendere più confidenza con l'acqua. Non ci trovo nulla di male. Finché ci andranno volentieri almeno. Sarà che i miei genitori non mi hanno mai fatto fare sport e io da adolescente mi sono sempre sentita un'imbranata in tutto ma mi piacerebbe dar loro la possibilità di essere un po' meno imbranati di me! ;-)

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    1. non ti vorrei scoraggiare, ma io ho fatto corsi di nuoto per tutte le elementari e le medie e sono ancora imbranata! A parte gli scherzi, se vanno volentieri qualsiasi attività secondo me è ben accetta. Anche io patisco all'idea che stanno fuori casa così tante ore, i bambini moderni. Sarà che io alle elementari facevo le 4 ore, ma mi sembra faticosissimo che stiano tutti i giorni a scuola fino alle 16.30. Poi ovviamente ogni bambino è diverso e ogni genitore conosce suo figlio. Però l'impressione che si ha fuori da scuola è che questi bambini non abbiano più il tempo di giocare. E secondo me non va bene.

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  4. D'accordo con te. Sono ancora indecisa se iscrivere Pargolo in piscina sebbene lui voglia andarci: mi sembra troppo presto... E poi in famiglia c'è già nipote Petula: sta affogando a 8 anni tra il tempo pieno, il catechismo, il nuoto, l'hip hop e un oceano di compiti da fare. Mi fa una pena... Non gioca mai!
    E poi si può diventare buoni nuotatori anche più grandini: io ho imparato a 18 anni ;-P

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  5. pienamente concorde con te... al pom le mie due arrivano a casa da scuola talmente stanche che dopo i compiti ci fanno scappare anche la pennica!!!!!.... però devo ammettere che quest'anno l'ortopedico mi ha letteralmente "cioncata".... e allora, forza ragazze: tutte ad atletica!!! (anche se arrivano a casa e vanno a letto!!!!!).

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    1. vabbè, se c'è un problema di salute per carità, ci sta che ci si sforzi.

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  6. Queste creature dovranno programmare così tante cose da adulte che mi sembra uno sfregio non lasciarle giocare nel tempo libero.. che poi ci sono giochi come campana,saltare la corda,color color e molti altri che costringono a fare movimento mentre si gioca..e magari ci si diverte pure di più!

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  7. Mi chiamo Luisa e ho tre figli: il primo è sempre stato "vivacissimo" e interessato a mille cose, e ha sempre chiesto lui di frequentare palestre/piscine/corsi vari extra scolastici (sempre assecondato in tutto e per tutto, ma che fatica - per noi genitori, lui riesce a fare tutto e anche abbastanza bene!)...il mio secondo figlio invece è un pigro cronico e passerebbe le giornate al computer, a leggere e a studiare musica: con lui, anche perchè ha problemi di scoliosi, ci siamo imposti e lo abbiamo praticamente costretto a fare nuoto e ginnastica posturale (ogni volta è una guerra per staccarlo dalla poltrona!)...la terza figlia ha provato inizialmente a seguire il fratello maggiore nelle sue mille attività, ma si è resa conto che non le piacciono le cose "organizzate" e quindi, pur essendo dinamica e curiosa, preferisce lunghe passeggiate con le amiche alla lezione in palestra, e a me va comunque benissimo così...che dire, oggi è fuori discussione che ci si muove molto molto meno di quanto sarebbe necessario (sia fisicamente che mentalmente!), ma se per alcuni ragazzini non servono attività extra perchè sono già abbastanza attivi, per altri ci servono proprio i genitori che "rompono le scatole" ma bisognerebbe regolarsi per non andare troppo oltre (tipo lo sport agonistico a cinque anni, ma come si fa?)

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L'educazione è molto apprezzata