mercoledì 19 giugno 2013

Della pagella

Per nove mesi lo porti nella pancia, come un peso, come un dono, come un trofeo. E hai mille aspettative e diecimila paure.

Poi nasce, e ti ritrovi in mano questo fagottino, più o meno cicciotto, più o meno urlante. 
E ti ritrovi a fargli cose che non sai nemmeno perchè le fai, le fai e basta. E guardacaso le fai pure bene.
Evviva l'istinto materno.

E dalla prima volta che lo guardi, tuo figlio, inizi un percorso di crescita che ti porterà a sbagliare e correggere, cadere e rialzarti. E ti lascerà più forte e più tenero allo stesso tempo. Più pronto a gestire l'emergenza e più fragile davanti alla stessa*

Ti ritrovi in bilico tra il tuo bisogno di tuo figlio e la tua necessità che sia anche altro da te.

E intimamente, ti chiedi ogni giorno se stai facendo bene.
Perchè sono tutti li a giudicare quello che fai, ma nessuno ti dice brava. In generale criticano e basta.

E quando si comincia a entrare nel mondo vero, quello dove non c'è più solo il gioco il giudizio si amplifica.

E così è stato per tutto l'inverno. 
Un'altalena di _sei troppo apprensiva_ perchè non l'abbiamo lasciata andare in gita e di _tu non la segui abbastanza_ perchè non ho mai messo il becco sui compiti a casa, e mi sono sempre fidata di quello che mi diceva lei, perchè non le ho mai chiesto se aveva tutte le matite temperate o la colla.
_tu non la segui abbastanza_ che è a un capello di distanza da _tu cerchi di insegnarle ad essere autonoma nelle sue cose e a cavarsela da sola_ ma quanto è sottile questo capello.

Fino al giorno del giudizio.

Giudizio scolastico.

Quando vai a prendere la pagella di fine anno della tua BambinaGrande che ha finito la prima elementare. 

E senti le maestre dirti quanto tua figlia sia curiosa, autonoma e interessata alle cose. E leggi voti bellissimi, e giudizi lusinghieri. 

E allora pensi che sì, la BambinaGrande è oggettivamente una personcina sveglia, però ha un carattere che te la raccomando. E' una iper-precisa, ma evidentemente non è una precisione fine a se stessa. E insomma, anche noi siamo proprio stati bravi a darle fiducia. Una fiducia che si è ampiamente meritata.




* tipo scuotere tua figlia di 16 mesi a testa in giù nel retro di una macchina 3 porte per farle sputare un pezzo di grissino che le è rimasto incastrato e la fa soffocare e poi piangere per i successivi tre giorni _e avere un po' di magone a scriverne anche dopo più di sei anni.

3 commenti:

  1. complimenti alla figlia e alla famiglia! incrocio le dita il prossimo anno con le elementari,...ah ho letto precedente post...auguri...io ne ho 1 in + :)

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  2. Brava Bambina Grande che è grande davvero! Mi sono commossa... mi ritrovo un bel po' nelle tue parole... mille dubbi e mille paturnie...ma poi loro ti dicono che tutto sommato sta andando tutto bene! Ti abbraccio forte

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  3. Soddisfazioni enormi, da portare nel cuore e a cui attingere quando quel magone prova a rientrare..

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L'educazione è molto apprezzata