giovedì 19 gennaio 2012

Chi semina raccoglie, basta avere pazienza

Sette-otto anni fa ho lavorato tanto con un collega della sede di Genova. Per un paio d'anni, più o meno fino al 2005-2006.
Lui era il mio cliente interno e io ero il suo fornitore/manutentore tecnico.
Non ci eravamo mai incontrati*, si faceva tutto al telefono o via chat (allora s'usava aol)
Io gli avevo raccontato del mio matrimonio e lui mi aveva mandato le foto delle sue figlie.
Insomma, a volte si divagava un pelo. E quando qualcosa andava particolarmente bene, tipo un progetto che veniva messo in produzione senza grossi intoppi lui mi diceva che la prima volta che sarebbe venuto nella mia sede mi avrebbe offerto la mitica focaccia genovese.

Ecco

Quel giorno è stato ieri. 
E l'altroieri mi ha chiamato per sapere se ero in ufficio, perchè mi avrebbe portato la focaccia

Io ero a casa con la BambinaGrande malatissima, però mi sono veramente commossa. Mi sono sentita orgogliosa di me, di aver comunicato una professionalità (e magari anche una simpatia) chen a suo tempo è stata apprezzata e a distanza di anni è stata ricordata.

Grazie Claudio!!

*Una volta ci siamo incontrati, alla gita aziendale di settembre scorso.

4 commenti:

  1. no ti prego dimmi che sei riuscita a incontrarlo... io sono focaccia genovese dipendente... sono cresciuta con focaccia a merenda... pensa che un giorno siamo partiti da Roma alle 5 per prendere un po' di focaccia!!!

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  2. oddio...mi sono bloccata sulla parola focaccia genovese...VOGLIO.ORA.QUALCUNO ME LA SPEDISCA QUI IN AMERICA!

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  3. Già sono d'accordo con te..peccato però se non sei riuscita ad assaggiare la focaccia...

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  4. @tutte: la focaccia non l'ho assaggiata. Siccome non ero in ufficio non me l'ha portata. Però mi ha fatto piacere ugualmente!

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L'educazione è molto apprezzata