mercoledì 13 gennaio 2010

Paletti

E' sempre istruttivo frequentare altre coppie con figli.

Ogni volta ci si rende conto che siamo severi, severi di brutto. Severi su poche cose, in verità, però severi di brutto. 

Severi perchè pretendiamo dalla BambinaGrande lo stesso rispetto che noi abbiamo per lei (e questo son sicura di averlo detto millemila volte)

Cioè: non insistiamo più di tanto se sparge i suoi giochi per tutta casa, non la sgridiamo se li rompe o se li sporca/macchia/scarabocchia. E tendenzialmente o si riordina assieme o più spesso si riordina mentre lei dorme. 

Non pretendiamo che si vesta da sola, soprattutto se abbiamo fretta.

Sicuramente la viziamo per mangiare perchè la colazione e pure a volte la cena glieli imbocchiamo noi (la colazione perchè abbiamo dismesso il biberon e abbiamo raggiunto il compromesso della tazza con aiuto, la cena perchè se no non mangia, lei sa che è un mio punto debole, che mi agito se non mangia e si approfitta, e vabbè)

Però pretendiamo che mentre si mangia non si giochi. Pretendiamo che se si va da qualche parte si comporti educatamente, che saluti chi si incontra e che se c'è da stare buoni ci si stia (per esempio le rare volte che si va al ristorante)

Pretendiamo che per strada cammini, che non si faccia portare in braccio, e che se c' è da attraversare la strada dia la mano. Che stia per mano nei luoghi affollati e che comunque anche se non c'è troppa folla che non scappi lontano da noi. 

E soprattutto pretendiamo che condivida: che condivida i giochi con gli altri bambini con cui gioca, che condivida il cibo con noi (così come noi facciamo con lei) 

Pretendiamo che lei stia buona mentre facciamo le commissioni dei grandi, però a volte (appena si può, praticamente) la portiamo anche in posti dove si può giocare, al parco principalmente.

Stabiliamo insieme prima quanti giri si possono fare sulla giostra (o simili) e quando i gettoni sono finiti basta.

Non è stato semplice raggiungere questo equilibrio, soprattutto sui 2 anni è stata molto molto dura. Anche perchè dovevamo noi per primi imparare un po' come si fa, probabilmente. 

Che la maggior parte dei risultati li abbiamo ottenuti a suon di punizioni, tipo che per ogni marachella le facevamo rinunciare a un gioco o a cioccolatino per un giorno, e ora invece a suon di premi: "sei stata brava e quindi puoi mangiare 1 cioccolatino/1 caramellina (ma anche 1 pezzo di parmigiano in più, oppure un pezzetto di cartone animato in più o simili, che poi son cose che le avrei comunque dato, solo che si cerca di gratificarla, se merita, anche per farle capire che le cose non sono tutte scontate, ma bisogna un po' guadagnarsele)

Però è stata una fatica che ripaga assolutamente, perchè adesso noi si può andare dove vogliamo, possiamo portarcela dappertutto* senza che ci si debba stressare troppo o vergognare o temere che faccia dei danni.  

Perchè adesso è un piacere stare con lei, sempre, e secondo me è così che deve essere.

E comunque abbiamo notato che le regole che le abbiamo imposto la rassicurano, e la rendono una bambina serena

* anche se i nonni sono sempre disponibili io preferisco non lasciarla li parcheggiata se devo fare delle cose, a meno che non sia proprio lei a chiedermelo, prima di tutto perchè uno non fa dei figli per parcheggiarli ai nonni e già lo devo fare quando lavoro quindi appena non lavoro la mia bambina me la voglio un po' godere, e poi perchè trovo che sia giusto che i bambini condividano tutte le "incombenze" della famiglia, pure la spesa settimanale, per dire. E infatti a quasi 3 anni e mezzo la BambinaGrande non ha mai passato la notte senza noi genitori.

1 commento:

  1. caia coconi il 17/01/10 alle 08:41 via WEB
    yuuuummmmm che post!!! strano non ci siano commenti. di solito questi argomenti aprono dibattiti molto accesi. io ti dico la mia, da neogenitore che ancora non si e' scontrato con i veri problemi educativi, ma ha fatto la baby sitter, la maestra a scuola, la assistente a bambini disabili, la zia, l'amica delle madri. insomma bambini ne ho visti parecchi e so cosa mi piacerebbe instaurare in casa mia e cosa non sarei disposta a tollerare. perché è vero che i bambini nascono con un carattere e un indole, ma è vero pure che se crescono in una famiglia non possono essere trattati da selvaggi a cui non si può mettere un freno. quindi anch'io credo che le regole siano importantissime. magari concentrate sui punti che per l'armonia di quella famiglia sono più importanti, non su tutto, altrimenti si fa solo l'effetto di far crescere dei burattini che alla prima occasione scappano di casa o si drogano (ehheheh mi sembro mia nonna!!!) va be' per dire... cmq sì poche ma buone e soprattutto ferme. giorni fa si parlava di quando i bambini cominciano a fare paragoni con gli altri. e di quanto sia giusto far fare delle cose, o comprare dei giochi, "perché ce l'hanno/lo fanno tutti"... io non so come ci comporteremo. però in quel caso si parlava di una famiglia non cattolica che aveva mandato il bambino al catechismo perché in classe tutti ci andavano e il bambino "si sentiva escluso". ma non sarebbe più giusto coltivare le differenze e far capire che dietro i comportamenti, le scelte, ci sono dei principi e quindi è giusto rispettarli? boh... poi lo so che non è che il catechismo uccide, ma trovo veramente ipocrita questo cattolicesimo della domenica che parte dai matrimoni in chiesa, i battesimi dei figli, quando non si pratica MAI e poi addirittura i bambini al catechismo (che dovrebbe essere un modo di educarli alla religione cattolica...) tu che ne pensi?

    ele.sid il 18/01/10 alle 11:17 via WEB
    @Caia, sono d'accordo, in linea di massima. Per i paletti anche io sono per le poche regole ma ben definite, soprattutto perchè il bambino volente o nolente sta inserito in una società, e quindi si deve adattare alle regole della stessa. E comunque ho notato che i bimbi a partire dai 2 anni hanno tanto bisogno di certezze, e anche le regole, che per un adulto possono sembrare una cosa negativa, tutto sommato sono certezze. La mia quando ha capito che su certe cose non c'erano margini di contrattazione è diventata una bambina più serena. sulla questione religiosa pure sono molto d'accordo: io sono praticante, e ad es per il battesimo ho fatto fatica ma ho cercato due padrini che fossero praticanti, pure se ho deluso alcune care amiche che avrebbero voluto farlo loro. E sicuramente da praticante stimo molto di più chi non essendo credente si sposa in comune piuttosto che chi si sposa in chiesa perchè "è più bello" o battezza i figli "perchè si fa". Insomma la coerenza prima di tutto e ogni genitore deve essere libero di scegliere senza per questo venire giudicato, soprattutto.

    unionjackmi il 22/01/10 alle 13:20 via WEB
    Sante parole. Io ho rinunciato ad andare fuori con i genitori degli amici di Liam perchè a parte Mc Donald's non esiste altro, visto che i figli sono tanti piccoli Attila. Vedrai quando tua figlia andrà a scuola che piacere che avrai a sapere che non fa fatica a rispettare le regole del vivere insieme ad altri bambini e alle insegnanti. Ti faccio i complimenti perchè non capita spesso di sentire madri che parlano in questo modo!

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L'educazione è molto apprezzata