martedì 24 febbraio 2009

Attila - again

Domenica siamo stati ad un battesimo e abbiamo rivisto molti amici che non incontravamo da prima di Natale. E' stato molto piacevole, il Mostro si è divertita e ha socializzato anche un po'. C'era anche Attila con i suoi genitori.

A me questo bambino (3 anni e 2 mesi) ogni volta lascia un tot di perplessità. Stavolta ho scoperto che le stesse perplessità le ha anche l'amica comune G. e quindi mi sento per certi aspetti sollevata.

Ecco, innanzitutto i genitori di Attila sono devastati. Devastati proprio. Lui fa abbastanza quel che gli pare, principalmente corre o si fa i cavoli suoi. Loro non lo riprendono mai, anzi, tendono a trattarlo come un bambino piccolo e nonostante i suoi 20 kg abbondanti lo prendono in braccio sul maricapiedi per paura che finisca sotto una macchina. A 3 anni e 2 mesi.

Il Mostro non è una bambina facile, tuttaltro. E' ipercinetica e anche abbastanza determinata. Però noi ci abbiamo letteralmente combattuto, e ora che ha 2 anni e mezzo mi sento di dire che abbiamo vinto: è obbediente e educata, gentile con gli altri e sempre sorridente. Non fa tanti capricci (una roba normale come tutti i du-enni) e cammina per mano se ci sono le macchine. Certo ha sempre voglia di correre, e fa fatica a stare seduta, però si sforza e non ci fa disperare. Abbiamo trovato un equilibrio e stare con lei è diventato un piacere. 

E' stato faticoso e mentalmente devastante però abbiamo dei risultati di cui io personalmente vado particolarmente fiera. Perchè la possiamo portare dappertutto, anche al ristorante se è il caso, o a casa di amici, o anche solo al parco, senza temere che finisca sotto una macchina o che faccia male agli altri.

A me domenica è venuto il dubbio che noi la trattiamo troppo da grande, questa bambina, che in fondo a solo 2 anni e mezzo, però ci ho riflettuto molto e ho concluso che noi la trattiamo come una persona. Con il rispetto che merita e che noi pretendiamo da lei in cambio. E man mano che le spieghiamo le cose diventa sempre più facile che lei le accetti senza discutere, perchè sa che noi le diciamo sempre la verità e se possiamo cerchiamo di accontentarla, e se si riesce le diamo anche la possibilità di scegliere lei. 

Le proponiamo un sacco di attività  e lei le accetta tutte di buon grado, anzi, a volte a distanza di giorni o settimane ci chiede di tornare in certi posti o rifare certe cose. 

Certo sarebbe più semplice piazzarla sul divano a guardare Biancaneve o gli Aristogatti, però avrebbe ragione poi a ripagarci con la stessa moneta, a farci i dispetti e le guerre psicologiche. 

Insomma abbiamo raggiunto un bell'equilibrio, e ora la strada non mi sembra più tanto in salita, anzi!

Ecco io tutte queste cose le vorrei dire alla mamma di Attila, ma non so come fare, non so come farle capire che dire che il suo bambino e la mia bambina sembrano gemelli non è lusinghiero per lui, perchè i nove mesi che li separano a quest'età sono tantissimi. E un bambino di 3 anni non lo si deve trattare allo stesso modo di uno di 2 e mezzo, e perchè se adesso gli si permette di fare sempre quello che vuole tra 10 o 12 anni non si potra lamentare del fatto che non la rispetta. 

Ecco, ora passerò per la madre tiranna. In caso parliamone, perchè proprio non è così

1 commento:

  1. Dile il 24/02/09 alle 20:22 via WEB
    Hai perfettamente ragione! Un bambino va abituato alle esigenze della famiglia e stare in mezzo agli altri ma soppratutto va considerato un essere umano.

    Lucy il 25/02/09 alle 14:31 via WEB
    E allora le mamme tiranne siamo in due, perché anche io mi comporto esattamente come te ed ho gli stessi motivi di orgoglio con mia figlia! :-)

    Elisa - Ladyzazza il 26/02/09 alle 09:54 via WEB
    Siamo in tre allora ...tiranna e fiera di esserlo pur di non avere un piccolo Attila ingestibile , che di Attila ci basta il cugino 4enne

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L'educazione è molto apprezzata